Dichiarazione di Silvia e Anna sull’inizio dello sciopero della fame nel carcere dell’Aquila, 29 maggio 2019

Dichiarazione di Silvia e Anna sull’inizio dello sciopero della fame nel carcere dell’Aquila, 29 maggio 2019

Nella mattina del 29 maggio 2019 si è svolta presso il tribunale di Torino la prima udienza del processo contro alcuni anarchici per l’occupazione di corso Giulio Cesare 45 (Torino). Una delle imputate è Silvia, arrestata il 7 febbraio nel contesto dell’operazione repressiva “Scintilla” e dello sgombero dell’Asilo Occupato di Torino. La compagna, tramite la videoconferenza (che le impedisce di essere presente alle udienze), ha letto un testo scritto da lei ed Anna in cui annunciano l’inizio di uno sciopero della fame contro le condizioni e le restrizioni imposte nella sezione AS2 del carcere dell’Aquila (condizioni carcerarie equiparabili a quelle della detenzione in regime di 41bis, presente proprio nel carcere dove sono rinchiuse). Ricordiamo che la compagna anarchica Anna Beniamino è prigioniera dal 6 settembre 2016 per l’operazione “Scripta Manent”, per cui il 24 aprile è stata emessa la sentenza nel processo di primo grado. E’ stata condannata a 17 anni e altri quattro compagni a pene tra i 5 e i 20 anni di carcere.
Solidarietà rivoluzionaria con le compagne in sciopero della fame e con tutti gli anarchici prigionieri! Leggi tutto “Dichiarazione di Silvia e Anna sull’inizio dello sciopero della fame nel carcere dell’Aquila, 29 maggio 2019”

«Lottare per la libertà significa anche poterla perdere». Scritto di Luca Dolce detto Stecco dal carcere di Tolmezzo

«Lottare per la libertà significa anche poterla perdere». Scritto di Luca Dolce detto Stecco dal carcere di Tolmezzo

Cari compagni e compagne,

è giunta l’ora di dire qualcosa riguardo a quello che è successo in febbraio.

Sono passati poco più di due mesi dal nostro arresto con l’operazione «Renata», e posso dire di essere sereno e forte, sicuro come non mai che la lotta prosegue nonostante i colpi inferti dallo Stato. Leggi tutto “«Lottare per la libertà significa anche poterla perdere». Scritto di Luca Dolce detto Stecco dal carcere di Tolmezzo”