Lettera di Beppe dal carcere di Pavia, 4 luglio 2020
Il testo che segue è una lettera dell’anarchico Giuseppe Bruna, imprigionato dal 21 maggio 2019 per l’operazione «Prometeo», attualmente recluso nel carcere di Pavia. Per scrivergli: Giuseppe Bruna, C. C. di Pavia, via Vigentina 85, 27100 Pavia.
Carissimi/e,
spero che questa mia vi trovi bene!
Vi scrivo per segnalarvi una situazione (l’ennesima!) grave che mi sono trovato ad affrontare tra il pomeriggio del 3 luglio e la mezzanotte del 4 luglio! Come sarete a conoscenza sono rinchiuso da circa un anno in una cella da solo nella sezione «protetti» delle galera di Pavia!, ho da sempre rifiutato tale collocazione mettendo in atto varie forme di lotta (sciopero della fame, sciopero dell’aria…).
La [parola incomprensibile, probabilmente potrebbe essere «direzione»] sanitaria della galera di Pavia, pur non avendomi mai sottoposto a nessuna visita medica (anche se c’era una richiesta specifica del GIP Basilone), ha dichiarato che sono in trattamento (con cosa?) per il linfonodo alla tiroide (mai controllata qui) e che ho avuto una grave forma di bronco-polmonite e in caso di necessità avrebbero provveduto a soccorrermi!
Venerdì (3 luglio), pomeriggio, su Pavia è arrivato un grosso temporale con raffiche di vento, non facendo in tempo a chiudere la finestra, il vento ha chiuso il blindo della mia cella, qui accade sovente quando c’è tanto vento… devo precisare che i campanelli per chiamare i secondini non funzionano, devi solo urlare! In questo caso il detenuto lavorante avvisa il secondino di turno che sono «chiuso», lo sento dalla mia cella… non ho mai chiamato un secondino da quando sono rinchiuso in questa fogna, la loro presenza mi irrita… Aspettando che si sarebbero degnati di riaprire il blindo come tutti in sezione, mi occupo di altro nella cella sapendo che verso le ore 21:00 sarebbero comunque passati con l’infermiere che distribuisce psico-farmaci… alle ore 20:30 circa il secondino zelante apre lo spioncino del blindo e gli dico subito di aprire il blindo come tutti gli altri che sono molto agitato e non riesco a respirare! Mi risponde con un «Sì» e sparisce! Verso mezzanotte, con il cambio turno dei secondini fanno la conta… non so cosa sia successo, non ricordo niente, mi sono ritrovato sul pavimento pieno di bava con 4–5 secondini che mi continuavano a chiamare, qualcuno diceva che forse ero morto! Non hanno mai chiamato il medico, né l’infermiere, non sono mai stato visitato anche in queste circostanze… ho capito da un pezzo perché sono stato collocato in questa sezione in questo carcere! Alle ore 10:30 circa vengo chiamato in infermeria (04/07/2020) dopo aver avvisato l’infermiere del mio malessere e di aver perso conoscenza durante la notte. Davanti al medico di turno gli dico l’accaduto durante la notte: è presente l’infermiera e un secondino «graduato» che assiste alla conversazione, mentre mi prende i parametri gli manifesto al medico un dolore forte alla fronte per la botta presa con la caduta, l’infermiera mi dice che non si vede nulla e nel spiegargli che sarebbero venuti a mezzanotte quando ero disteso sul pavimento com’era quando mi hanno trovato i secondini in turno magari si sarebbero accertati sul momento! A ‘sto punto interviene il secondino presente che con tono minaccioso mi dice che «parlo troppo» e che devo parlare solo di medicine!, presenti il medico di turno e l’infermiera (dicono la moglie di un secondino), non fanno una piega! Ho fatto richiesta delle cartelle cliniche, vediamo se me le portano! Spero che questa vi arrivi e non sparisca!
Vi chiedo di essere partecipi con me contro questo collocamento in
questa sezione e questa galera!
Fate girare a più persone e siti possibili!
Di galere si muore!
Mi rialzo A TESTA ALTA vomitando tutto il mio odio a questo
collocamento!
Libertà per i compagni romani!
Beppe
Italy: Letter of Beppe from Pavia prison, July 4th, 2020
The following text is a letter from the anarchist Giuseppe Bruna, imprisoned since May 21st, 2019, for the «Prometeo» repressive operation, currently imprisoned in Pavia prison. To write to him: Giuseppe Bruna, C. C. di Pavia, via Vigentina 85, 27100 Pavia, Italy.
Dearly beloved,
I hope this one of mine finds you well!
I am writing to report a serious situation (yet another!) that I found myself facing between the afternoon of July 3rd and midnight of July 4th! As you will be aware, I have been locked up since about a year in a cell alone in the «protected» section [a section where are held ex-cops, infamous, pedophiles, rapists, ecc.] of Pavia’s jail!, I have always refused such placement by putting in place various forms of struggle (hunger strike, air strike, etc.).
The [incomprehensible word, probably could be «direction»] health care of the Pavia jail, even though I was never underwent any medical examination (even if there was a specific request of the judge for the preliminary investigations, Basilone), stated that I am under treatment (with what?) for my thyroid lymph node (which has never been checked here) and that I had a serious form of bronchopneumonia and in case of need they would have provided to help me!
On Friday (July 3rd), in the afternoon, a big storm arrived on Pavia with gusts of wind, not making time to close the window, the wind closed the blindo [armored door] of my cell, here it often happens when there is a lot of wind… I must point out that the bells to call the guards do not work, you just have to scream! In this case the working prisoner warned the guard on duty, telling him that I was «closed», I heard it from my cell… I haven’t called a guard since I’ve been locked in this sewer, their presence irritates me… Waiting that they would have deigned to reopen the armored door as for everyone in the section, I take care of something else in the cell, knowing that around 9:00 p.m. they would have passed by anyway with the nurse who distributes psycho-pharmaceuticals… at about 8:30 p.m. the zealous guard opens the spyhole of the armored door and I immediately tell him to open the door like all the others, that I am very agitated and I can’t breathe! He answers with a «Yes» and then disappears! Around midnight, when the guards make the count and changed shifts… I don’t know what happened, I don’t remember anything, I found myself on the floor full of slime with 4-5 guards who kept calling me, someone said that maybe I was dead! They never called the doctor, nor the nurse, I have never been examined even under these circumstances… I have long ago understood why I was placed in this section of this prison! At about 10:30 a.m. (July 4th, 2020) I was called to the infirmary, after having informed the nurse of my illness and about losing consciousness during the night. In front of the doctor on duty I say what happened during the night: there is the nurse and a «graduated» guard who attends the conversation; while he take the parameters I manifest to the doctor a strong pain in my forehead for the blow taken with the fall, the nurse tells me that there’s nothing visible, and in explaining that the guards would come at midnight, when I was lying on the floor, that is how I was when they found me the guards on duty, maybe now they could have made sure of my health! At this point the guard present intervenes and with a threatening tone he tells me that «I talk too much» and that I have to talk only about medicines!, the doctor on duty and the nurse (who seems to be the wife of a guard) are present, they remain impassive! I asked for the medical records, let’s see if they bring them to me! I hope this letter gets to you and doesn’t disappear!
I ask you to be involved with me against the placement in
this section and in this jail!
Send this letter as many people and websites as possible!
Prison kills!
I rise with my head up high, vomiting all my hatred against the placement in this section!
Freedom for the comrades of Rome!
Beppe