Pierre Clastres, L’anarchia selvaggia (Elèuthera, 2013)
È disponibile in distribuzione L’anarchia selvaggia di Pierre Clastres.
L’indagine sulla dimensione politica è il cuore della speculazione etnologica di Clastres: da dove viene il dominio dell’uomo sull’uomo? come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres interroga quelle società «selvagge» che – smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico – non considera affatto come insiemi sociali immaturi che per uscire dalla loro arretratezza socio-culturale devono evolvere nella direzione della divisione sociale e dunque della gerarchia. Al contrario, queste società indivise resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno che possa insinuare la diseguaglianza nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere in realtà non senza ma contro lo Stato.
Contenuto del libro:
— La riflessione sulla libertà selvaggia di Pierre Clastres, di Roberto Marchionatti
— La questione del potere nelle società primitive
— Archeologia della violenza: la guerra nelle società primitive
— Libertà, malencontre, innominabile
— Età della pietra, età dell’abbondanza
— Bibliografia di Pierre Clastres
Pierre Clastres
L’anarchia selvaggia
Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re
Elèuthera, 2013
Prefazione di Roberto Marchionatti.
119 pagine, 10 euro.