Con lo Stato e il capitale, non riesco a respirare (Spoleto, 04.07.2020)
«Non riesco a respirare» è lo slogan con il quale è divampata una vasta ondata di rivolte negli Stati Uniti a seguito dell’ennesimo brutale omicidio della polizia nei confronti di un cittadino di colore. Non un evento casuale, ma l’esplosione di un fuoco che andava covando. La prima insurrezione dell’Epoca Coronavirus in un’America malata di polmonite e diseguaglianze sociali.
Sabato 4 luglio alle ore 17.00 al Circolaccio Anarchico, viale della repubblica 1/A, Spoleto.
Ci prendiamo un momento di analisi collettiva, senza esperti e senza relatori, con un aggiornamento sulla Comune di Seattle. Soprattutto ci interrogheremo sui limiti storici dell’antagonismo nordamericano, sul fatto che la semplice critica al privilegio etnico è del tutto compatibile con il regime economico esistente e non a caso è sostenuta, insieme ad altre lotte parziali, da buona parte dell’establishment. Come diffondere allora un movimento rivoluzionario che abbatta alla radice il capitalismo e lo Stato che lo tiene in ventilazione artificiale?