Alcuni aggiornamenti sulle operazioni repressive, i processi e la repressione anti-anarchica a livello internazionale nei mesi di luglio e agosto 2020.
Anna è stata trasferita dal carcere di Messina a quello di Roma Rebibbia
Nel mese di agosto 2020 la compagna anarchica Anna Beniamino – arrestata a settembre 2016 per l’operazione «Scripta Manent» – è stata trasferita dal carcere di Messina a quello di Roma Rebibbia femminile. L’indirizzo è il seguente:
Anna Beniamino
C. C. di Roma Rebibbia femminile
via Bartolo Longo 92
00156 Roma
Gli indirizzi degli altri anarchici imprigionati per «Scripta Manent» sono i seguenti:
Marco Bisesti
C. R. “S. Michele” — Alessandria
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria
Alfredo Cospito
C. C. di Ferrara
via Arginone 327
44122 Ferrara
Nicola Gai
C. C. di Ferrara
via Arginone 327
44122 Ferrara
Alessandro Mercogliano
C. C. di Ferrara
via Arginone 327
44122 Ferrara
Manu è stato scarcerato
E’ ufficiale.
MANU E’ FINALMENTE LIBERO.
Dopo la sentenza di oggi [26 luglio 2020], che ha ridimensionato di molto le condanne punitive precedenti [caduta l’accusa di favoreggiamento con l’aggravante di terrorismo, la pena è passata da 3 anni e 2 mesi a 10 mesi con la sospensione condizionale], è giunta poco fa anche la notifica che ufficializza la sua libertà.
Un ringraziamento grande a tutte le persone, singoli/e, gruppi, collettivi, che hanno dimostrato solidarietà e vicinanza a lui e a Juan, oltre che alla compagna e alla famiglia di Manuel.
Si chiude quindi questa vergognosa vicenda.
Brucia che con una sentenza come quella di oggi il nostro amico e compagno non avrebbe dovuto fare neppure un giorno di galera. Ma questo non fa che confermare che non è nei tribunali che si trova giustizia. In quei luoghi si riproduce soltanto lo status quo, le regole e i privilegi che reggono questo stato di cose che opprimono spesso le persone migliori e chi tenta di liberarsi, oltre che tutti gli ultimi.
E’ fuori da quei luoghi che ci riconosciamo, ci ritroviamo, ci riscopriamo, ci uniremo ancora.
Con Manu, con Juan, con chi tenta la giustizia degli oppressi e la libertà.
Tratto da ilrovescio.info.
Sull’arresto di Carla (Francia)
Dopo quasi un anno e mezzo di latitanza, più precisamente dal 7 febbraio 2019 quando venne sgomberato l’Asilo occupato e prese il via l’operazione Scintilla, Carla è stata arrestata con un mandato d’arresto europeo domenica 23 luglio a St. Etienne, vicino a Lione [Francia]. L’operazione è stata portata a termine da unadecina di polizziotti armati di fuciile d’assalto e appartenenti alla BRI (Brigade De Recherche et d’Investigation) e alla DGSI (Direction Générale de la sécurité Intérieure) i quali l’hanno gettata al suolo, ammanettata e caricata in macchina. Con lei erano presentialcune persone che sono state allontanate e poi lasciate andare senza essere identificate. A quanto sembra Carla era seguita e sorvegliata già da alcuni giorni.
Dopo una prima notte passata al commissariato della città è stata trasferita lunedi a Parigialla SDAT (Sous Direction Anti Terrorisme) in attesa dell’udienza tenutasi questa mattina difronte all’Avocate Generale de la cour d’appel che ha confermato la sua carcerazione preventiva in attesa del trasferimento in Italia, motivandola anche con il suo rifiuto a dornire informazioni riguardo la sua latitanza.
Una seconda udienza si terrà domani mattina, presso la Chambre d’Istructione, durante la quale verrà verificato il consenso di Carla al suo trasferimento in Italia, consenso che lei intende dare per non prolungare la sua permanenza nelle carceri francesi. La consegna alle autorità italiane dovrà essere effettuata entro dieci giorni dalla data dell’udienza e cui si possono sommare alcuni giorni per motivi legati all’emergenza sanitaria. Il suo rientro è previsto dunque per la metà di agosto.
Sappiamo che si trova nel carcere di Fresnes nella sezione nuovi giunti in isolamento sanitario. Sta già usufruendo dei colloqui telefonici.
Alcuni amici e compagni sono riusciti a vederla mentre veniva portata in tribunale e hanno potuto scambiare con lei dei brevi e calorosi saluti.
Sta bene e il morale è alto.
Per scriverle l’indirizzo è:
Carla Tubeuf
Ecrou n° 1010785
MAF de Fresnes
Allée des Thuyas
94261 Fresnes Cedex
France
Tratto da ilrovescio.info.
Aggiornamenti del 13 agosto 2020 su Carla (Francia)
Nonostante la scadenza dei termini per il trasferimento di Carla in Italia, quest’ultimo è stato rinviato a data da definirsi. Nella sezione femminile dove si trova è stato riscontrato un caso di positività al covid e per questo a partire dall’11 e fino al 24 agosto Carla sarà nuovamente sottoposta all’isolamento sanitario: fa l’aria solo con alcune detenute sottoposte alla stessa misura e non può effettuare colloqui.
Scriviamole per non farla sentire sola! In particolare cartoline o lettera con posta prioritaria che pare arrivino più velocemente.
Carla Tubeuf
Ecrou n° 1010785
MAF de Fresnes
Allée des Thuyas
94261 Fresnes Cedex
France
Inizio del processo d’appello per l’operazione «Panico»
Nell’attesa di ulteriori informazioni, comunichiamo che è stata fissata la data di inizio del processo d’appello per l’operazione «Panico», il 13 ottobre 2020 [a Firenze].
Tratto da roundrobin.info.
Perquisizioni a Trento
Martedì 21 luglio, a Trento, sono stati perquisiti dalla Digos, su mandato dei PM Ognibene e Profiti, l’appartamento di una compagna e lo spazio anarchico “El Tavan”, nell’ambito di un’indagine sul danneggiamento di alcuni sportelli bancomat e postamat avvenuto in città a metà maggio. Gli anonimi autori dei danneggiamenti avevano inviato al sito roundrobin.info il seguente messaggio:
«Sabato 16 maggio a Trento nove sportelli bancomat ed un postamat sono stati messi fuori uso. Contro le banche, che avranno solo da guadagnare dalla crisi che verrà dopo la pandemia, a scapito delle sfruttate e degli sfruttati. In solidarietà ai compagni ed alle compagne colpite dall’operazione “Ritrovo”. E un saluto complice a chi continua a lottare».
Se al Tavan la polizia politica ha fatto la periodica incetta di caschi e bandiere (più un po’ di sassi e di vernice), nell’altra perquisizione ne ha approfittato per sequestrare computer, telefoni cellulari e parecchia corrispondenza, mentre il pretesto era la ricerca di una originalissima… felpa nera.
Le perquisizioni ad anarchici e anarchiche sembrano una delle attività sbirresche preferite di questo mese.
Per quanto ci riguarda, le azioni diurne o notturne contro le banche sono un modo assai sensato per dire chi dovrà pagare la “crisi”. Se poi sono anche dei gesti di solidarietà con chi viene colpito dalla repressione, i loro autori o le loro autrici si guadagnano tutta la nostra simpatia.
compagne e compagni
Tratto da ilrovescio.info.
Gli indirizzi per scrivere a Mónica e Francisco (Cile)
Solidarietà attiva e rivoluzionaria con gli anarchici imprigionati
Invia la corrispondenza ai seguenti indirizzi:
Mónica Caballero Sepúlveda
Centro de prisión preventiva de mujeres de San Miguel
San Francisco 4756, San Miguel
Región Metrópolitana — Chile
Francisco Solar Domínguez
Centro de detención preventiva Santiago sur – Unidad especial de alta seguridad
Avenida Pedro Montt 1902, Santiago Centro
Región Metrópolitana — Chile
Per maggiori informazioni sull’operazione repressiva contro i compagni: I compagni anarchici Francisco Solar e Mónica Caballero sono stati arrestati | Parole di Mónica Caballero dal carcere di San Miguel
Tratto dal testo francese in attaque.noblogs.org
Cassa per il sostegno economico agli arrestati dell’operazione «Bialystok» e aggiornamenti
Il 12 giugno 2020 è andata in scena l’ennesima operazione repressiva anti-anarchica condotta dallo stato italiano, questa volta denominata operazione «Bialystok» e orchestrata dal p. m. Michele Prestipino della Procura di Roma. Cinque persone sono state arrestate e trasferite in carcere, tre sul territorio italiano e due all’estero (Francia e Spagna), mentre altre due sono state poste agli arresti domiciliari; varie abitazioni sono state perquisite tra cui uno spazio anarchico occupato a Roma ed è stato sequestrato materiale cartaceo e informatico. All’udienza di riesame per le persone sul territorio italiano sono stati confermati gli arresti tranne per Paska che è stato liberato dai domiciliari.
Viene contestata la solita associazione sovversiva con finalità di terrorismo oltre ad alcuni reati specifici tra cui l’incendio di alcune auto del car sharing dell’Eni, multinazionale italiana del petrolio, e l’attacco esplosivo alla caserma dei Carabinieri di Roma San Giovanni del dicembre 2017 firmato dalla cellula FAI–FRI “Santiago Maldonado”. L’associazione sovversiva terrorista di cui sono tuttx accusatx ruota intorno alla solidarietà espressa (attraverso scritti, mobilitazioni, presidi, ecc.) agli/le anarchicx arrestatx per l’operazione “Panico” e in particolare a Paska che chiedeva il trasferimento in un altro carcere. Le indagini rimangono aperte.
Ultimi aggiornamenti:
Il 14 luglio Francesca è stata estradata in Italia. Al momento dell’arresto in Spagna era stata portata al carcere di Almeria, poi al carcere di Madrid dove è rimasta pochi giorni prima di essere estradata. Si trova al momento al carcere di Latina in isolamento sanitario per due settimane per le misure di prevenzione dal covid. Come alle altre persone indagate, le è stata notificata la censura sulla posta, ovvero la corrispondenza sia in entrata che in uscita viene letta e vagliata dagli sbirri. Le si può scrivere o inviare libri in italiano, inglese, francese e spagnolo:
Francesca Cerrone
C. C. di Latina
via Aspromonte 100
04100 Latina — Italia
Nico Aurigemma
C. C. di Terni
strada delle Campore 32
05100 Terni (TR) — Italia
Claudio Zaccone
C. C. di Siracusa
strada Monasteri 20
96014 Cavadonna (SR) — Italia
Flavia Digiannantonio
C. C di Roma Rebibbia femminile
via Bartolo Longo 72
00156 Roma — Italia
Martedì 28 luglio Roberto, arrestato nell’operazione Bialystok, è stato estradato dalla Francia all’Italia, ed è stato tradotto nel carcere di Rebibbia. Questo il nuovo indirizzo per scrivergli:
Roberto Cropo
C. C. di Roma Rebibbia
via Raffaele Majetti 70
00156 Roma — Italia
Sostegno economico:
È importante in questo momento impedire l’isolamento carcerario dex prigionierx con tutti gli strumenti possibili, tra cui quello della corrispondenza. È inoltre necessario far fronte all’aspetto economico che coprirà sia le spese legali che le spese di mantenimento dex prigionierx. Per chiunque voglia contribuire è stato creato un apposito indirizzo IBAN; per chi senta l’esigenza di specificare la destinazione del contributo (spese legali o spese di mantenimento) è possibile farlo scrivendolo nella causale.
COD.IBAN: IT40B3608105138206892206896
INTESTATARIO: Pietro Rosetti
SWIFT/BIC: BPPIITRRXXX
MAIL: iakovlev at riseup.net