Lo Stato sta uccidendo Dimitris Koufondinas per regolamentare la barbarie (Grecia, 12.03.2021) [it, en, el]

Lo Stato sta uccidendo Dimitris Koufondinas per regolamentare la barbarie (Grecia, 12.03.2021)

Lo Stato sta uccidendo Dimitris Koufondinas (contraddicendo anche le sue stesse leggi), per regolamentare la barbarie

Il proposito da parte dello Stato di uccidere il guerrigliero urbano comunista Dimitris Koufondinas in sciopero della fame si protrae da più di 60 giorni, con il governo di Néa Dimokratía che rifiuta con ostentazione e vendicatività di applicare la legge che ha approvato e di trasferirlo così nel carcere di Korydallos.

Non si tratta solo della furia di un governo di destra contro ogni individuo o componente in lotta della società.

Non si tratta solo di una serie di simbolismi e idee condensate nella persona di Dimitris Koufondinas, che deve essere vinto praticamente e ideologicamente per intensificare l’oppressione e lo sfruttamento nelle nostre vite.

Si tratta di una scelta politica strategicamente importante e centrale: cristallizza la volontà di dominio, il regime di esclusione (impostoci in occasione del Covid-19), affinché ciò divenga la nuova normalità. Un governo che ridefinisce, aggira o vìola così facilmente le sue stesse leggi è una necessità per la sopravvivenza del sistema. In piena crisi capitalista, l’unico modo per garantire la sopravvivenza dell’establishment politico ed economico è quello di poter operare in maniera sfrenata esclusivamente per difendere i propri interessi: i diritti dei lavoratori vengono rasi al suolo, le università sono privatizzate, le montagne e i mari vengono saccheggiati per gli interessi commerciali.

Il sistema politico − a pari livello della giunta di Pinochet –, attraverso i manipolatori dei mezzi di comunicazione e dei relativi social media controllati, diffonde costantemente notizie false, censura ogni visione contraria, definisce terrorismo la violenza che risponde ad esso, nascondendo i propri crimini e rivendicando il monopolio della violenza.

No, le uccisioni razziste dei fascisti statali e parastatali, le torture nelle stazioni di polizia e le milioni di persone costrette a vivere e morire in povertà non sono equiparabili alle esecuzioni compiute dai torturatori della giunta dei colonnelli, dagli alti funzionari militari e dai rappresentanti dell’élite politica e imprenditoriale del paese.

È importante ricordare che il ricorso alla violenza politica (indipendentemente dal fatto che la si accetti come strumento di lotta) è praticato come forma di resistenza a un sistema di sfruttamento e oppressione, mentre la violenza e la repressione dello Stato sono una componente strutturale di questo sistema.

Stiamo vivendo una situazione spregevole: la sorveglianza, la brutale e poliziesca repressione di ogni voce che resiste sono state denominate “misure sanitarie” e sono state imposte alle nostre vite per il “bene comune”, mentre coloro che ci hanno imprigionato nelle nostre case per un anno con l’ideologia della “responsabilità individuale”, rifiutano sfacciatamente di assumersi la responsabilità politica per non aver osservato le loro stesse leggi contro un prigioniero. C’è una definizione migliore di terrorismo?

L’obiettivo del governo è di stabilire il totalitarismo come nuova normalità, non solo per quanto riguarda i combattenti armati e per le condizioni di detenzione nelle carceri, ma molto più in generale: per la salute, l’educazione, la libertà sociale e politica. Esortiamo ogni individuo e gruppo che intende resistere al regime della barbarie ad accompagnare la nostra lotta in ogni modo possibile, perché la lotta di Dimitris Koufondinas si riflette nella vita di tutti noi – determinerà quanto cupo o non cupo sarà il nostro futuro. Determinerà se prevarranno la sottomissione, l’alienazione e la sorveglianza o la resistenza, la solidarietà e l’insorgenza.

P. S.: Per quanto riguarda coloro che torturano e uccidono i militanti, ricordiamo:

«Nessuna legge proteggerà i fascisti,
nessun tribunale assolverà i torturatori.
Per la gente resteranno colpevoli, criminali, e saranno ritenuti responsabili».

Vittoria nella lotta di Dimitris Koufondinas.
Non abbiamo illusioni: gli Stati sono gli unici terroristi.
Resistenza con tutti i mezzi contro il totalitarismo moderno.
Appuntamento nelle strade – ribellione ora.

Assemblea di solidarietà con Dimitris Koufondinas

[Pubblicato in inglese da actforfree.nostate.net, traduzione italiana pubblicata in malacoda.noblogs.org].

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The State is killing Dimitris Koufondinas to legislate barbarism (Greece, March 12, 2021)

The State is killing Dimitris Koufondinas (contradicting even its own laws), to legislate barbarism

The state assassination of communist urban guerrilla and hunger striker Dimitris Koufondinas has been going on for more than 60 days, with the ND government ostentatiously and vindictively refusing to implement the law it passed and transfer him to Korydallos prison.

It is not just the fury of a right-wing government against every struggling individual / section of society.

It is not just a series of symbolisms and ideas concentrated in the person of Dimitris Koufondinas that must be defeated practically and ideologically in order to intensify the oppression and exploitation in our lives.

It is a strategically important, central political choice: it crystallizes the will of domination, the regime of exclusion (imposed on us on the occasion of Covid-19), to become the new normality. A government that redefines, bypasses or violates its own laws so easily is a necessity for the survival of the system. In the midst of a capitalist crisis, the only way to ensure the existence of the political and economic establishment is to be able to operate uncontrollably solely to defend its own interests: labour rights are being bulldozed, universities are being privatized, mountains and seas are being looted for business interests.

The political system, through the manipulators – at the level of the Pinochet junta – of the media and the correspondingly controlled social media, constantly spreads false news, censors every opposing view, calls counter-violence terrorism, concealing its crimes and claiming the monopoly of violence.

No, the racist killings by State and para-state fascists, torture in police stations and the millions of people being forced to live and die in poverty are not equated with the executions of junta torturers, and high-ranking military officials and representatives of the country’s political and business elite.

It is important to remember that political anti-violence (regardless of whether one accepts it as a tool of struggle) is used as a form of resistance to a system of exploitation and oppression, while state violence and repression are a structural feature of this system.

We are experiencing an outrageous situation: the surveillance, policing and brutal repression of every voice that resists have been called “sanitary measures” and have been imposed on our lives for the “common good”, while those who have imprisoned us in our homes for a year with the ideology of “individual responsibility”, are boldly refusing to take political responsibility for not observing their own laws against a prisoner. Is there a better definition of terrorism?

The government’s aim is to establish totalitarianism as the new normality, not only for the armed fighters and the conditions of detention in the prisons, but much wider: for health, education, social and political freedoms. We call on every individual / group who wants to resist the regime of barbarism to accompany our struggle in any way they can, because the struggle of Dimitris Koufondinas is reflected in the lives of all of us – it will determine how bleak or not our future will be. Whether submission, alienation and surveillance or resistance, solidarity and insurgency will prevail.

P. S.: As for those who torture and kill militants, we remind:

“No law is going to protect the fascists,
no court is going to acquit the torturers.
For the people, they will remain guilty, criminals, and will be held accountable”.

Victory in the fight of Dimitris Koufondinas
We have no illusions – States are the only terrorists
Resistance by all means against modern totalitarianism
Appointment in the streets – rebellion now

Solidarity Assembly with Dimitris Koufondinas

[Taken from actforfree.nostate.net].

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