DE: Kommuniqué des 325 Kollektivs zum repressiven Angriff auf die internationale Counter-Information.
Comunicato di 325 sull’attacco repressivo alla controinformazione internazionale (Regno Unito)
Il 29 marzo 2021 la polizia olandese ha fatto irruzione nel centro dati che ospita il server nostate.net, sequestrando il server stesso come parte di un’indagine per “terrorismo”. Nostate.net è un collettivo che forniva una piattaforma per siti web a movimenti internazionali come gruppi di solidarietà con i prigionieri, collettivi che portano avanti molteplici campagne, iniziative contro i Summit e controinformazione internazionale. Alcuni dei siti più importanti che usavano nostate.net e che sono stati presi di mira da questo attacco repressivo della polizia olandese sono: Anarchist Black Cross di Berlino, Montreal Counter-Info, Northshore Counter-Info, Act For Freedom Now! (ora riattivato su noblogs.org) e 325.
Noi, come collettivo, siamo consapevoli che questo non è stato solo un attacco da parte della polizia olandese, ma è stato fatto in coordinamento con l’unità antiterrorismo del Regno Unito, in relazione ai recenti attacchi repressivi contro i circoli anarchici avvenuti in questo paese. Non solo hanno minacciato noi, ma di recente hanno minacciato anche Nostate.net per far loro chiudere il nostro sito. Oltre a ciò hanno preteso che venissero date loro informazioni sull’identità di chiunque fosse coinvolto nel collettivo 325. Il modo con cui l’autorità ci attacca, e attacca chiunque è sospettato di aiutarci, non è una sorpresa per noi, la storia è piena di esempi di come lo Stato reprima chiunque osi alzarsi e combattere.
Questo attacco repressivo dovrebbe essere considerato un attacco a tutta la controinformazione e ai circoli anarchici a livello internazionale. Nell’attuale contesto del Covid-19, e nelle azioni repressive degli Stati di tutto il mondo, non ci sorprende che lavorino insieme a livello internazionale, e la recente repressione contro il compagno anarchico Gabriel Pomba da Silva, con la cooperazione tra stati spagnolo, italiano e portoghese, ne è l’esempio più recente. Ci torna alla mente la repressione di Indymedia in Germania e in Grecia, così come non molto tempo fa l’imprigionamento dei compagni coinvolti in Culmine, Parole Armate e Croce Nera Anarchica in Italia. Nel corso del tempo il movimento anarchico internazionale ha visto i suoi modi di comunicare con le persone venire attaccati, innumerevoli irruzioni nei circoli anarchici, compagni arrestati e pubblicazioni anarchiche censurate, e persino distrutte, come accaduto in un passato non troppo lontano in Italia con La gioia armata di Alfredo M. Bonnano, oppure in Grecia con Il sole sorge ancora della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.
Inoltre non è un caso che questo attacco repressivo avvenga proprio adesso che abbiamo appena pubblicato il numero 12 di “325” intitolato Contro la quarta e la quinta rivoluzione industriale. Questa pubblicazione, che ci sembra andare al cuore di ciò che gli stati e il capitalismo stanno portando avanti, prima e adesso ancora di più, con la scusa della pandemia di Covid-19, è una minaccia diretta ai loro piani di sottomissione, di robotizzazione e automazione di ogni cosa. Il loro attacco ha colpito momentaneamente la distribuzione della pubblicazione, sia online sia cartacea, ma il loro piano è inevitabilmente fallito. I tecnocrati che vogliono plasmare il nostro mondo in un’enorme società-prigione tecnologica militarizzata sono stati smascherati, non solo da noi, ma dagli attacchi alle loro infrastrutture che si stanno già diffondendo a livello internazionale. È ciò che temono, che tutto questo possa crescere, ed è per questo che sono venuti a cercarci. Da quel che sappiamo, la polizia che sta cercando di darci la caccia, si sta affidando a tattiche prese dal loro caro vecchio libro di trucchetti repressivi, tentando di convincere gli altri a fare la spia e mettendo a tacere la controinformazione. Fin dalla loro Operazione Rhone contro i circoli anarchici di Bristol, hanno catturato solo una persona coinvolta in un attacco, ma nessuno coinvolto nella Federazione Anarchica Informale o negli altri innumerevoli attacchi anarchici. Chiaramente non hanno represso alcun fuoco di ribellione, come dimostrano la recente rivolta scoppiata in città, l’attacco alla stazione di polizia e l’incendio delle auto della polizia il mese scorso.
Si è taciuto troppo a lungo su quest’isola di conformismo, mentre il mondo fuori ricomincia a bruciare, quelle braci ardono ancora e noi sentiamo il loro calore. Più che mai c’è un assoluto bisogno di coordinamento internazionale tra compagni, per attaccare direttamente questo fetido cadavere che tenta di risorgere, per imprigionarci ulteriormente. La controinformazione è parte integrante di questo coordinamento internazionale, per permettere a chi vuole agire per la libertà in questo mondo, di vedere i segnali di complicità in ogni lingua possibile, per parlare l’unica lingua dell’insurrezione e dell’anarchia. Bisogna ridare energia alla rete internazionale di controinformazione, per tornare ad essere una minaccia a livello internazionale, dopo la reazione repressiva che cerca di isolare gli anarchici gli uni dagli altri, non solo nel mondo ma anche a livello locale. Il collettivo 325 continua a muoversi su questa strada che abbiamo già tracciato, anche ora continuiamo con i nostri progetti di pubblicazione tra cui una nuova ristampa di “325” n° 12, un nuovo numero ampliato di “Dark Nights” e ulteriori progetti per il futuro a livello internazionale. Non ci metteranno a tacere e non ci fermeranno, e avremo la nostra vendetta!
Per quanto riguarda il sito web, non sappiamo ancora se tornerà, è chiaro che se venisse resuscitato come “325” da qualche altra parte online, le autorità lo prenderebbero nuovamente di mira. Questo significa anche che in futuro potremmo mettere a rischio qualsiasi provider, così come mettere altri progetti di controinformazione e movimento a rischio di essere chiusi come è successo con il recente attacco repressivo. Chi lo sa dove ci porterà tutto questo? Quello che sappiamo è che siamo ben lungi dal tirarci indietro, non un passo indietro di fronte al nemico. Forse sarebbe meglio ritornare alla tradizionale parola stampata, a vedere le persone in faccia, per parlarsi, per cospirare. Ovviamente non stiamo dicendo un no categorico al ritorno del sito, né al suo ri-manifestarsi come nuovo progetto, ma questo solo il tempo ce lo dirà.
Per ora, la nostra solidarietà assoluta va ai compagni di nostate.net e di Act For Freedom Now! insieme a tutti gli altri progetti di controinformazione colpiti.
NIENTE È FINITO, LA LOTTA CONTINUA!
325 Collective
PDF: Comunicato di 325 sull’attacco repressivo alla controinformazione internazionale.
[Testo in italiano tratto da istrixistrix.noblogs.org].
Communique from 325 Collective on the Repressive Attack upon International Counter-Information (UK)
On 29.03.21 the Dutch police raided the data center that holds the nostate.net server, seizing the server itself as part of a criminal investigation into ‘terrorism’. Nostate.net is a collective that provided a platform for international movement websites from prisoner solidarity groups, multiple campaign collectives, anti-summit pages and international counter-information. Significant sites that used nostate.net as a platform that have been targeted by this repressive attack by the Dutch police are Anarchist Black Cross Berlin, Montreal Counter-Info, Northshore Counter-Info, Act For Freedom Now! (now re-activated on noblogs.org) and 325.
We as a collective are aware that this was not just an attack by the Dutch police, but was done in coordination with the Counter Terrorism Unit of the United Kingdom in connection with their recent repressive attacks upon the anarchist circles in this country. Not only have they been threatening ourselves, but recently threatened nostate.net unless they shut down our site. Along with this they demanded information be given to them of the identity of anyone involved in 325. The extent that the authorities will go to attack us and anyone they suspect of aiding us is of no surprise to us, the examples through history of state forces repressing anyone who dares to stand and fight them are numerous.
This repressive attack should be seen as an attack upon all counter-information, on anarchist circles internationally. Under the present ongoing environment of Covid-19 and the repressive actions of states around the world, it is no surprise to us that they work together on an international level, the recent repression against anarchist comrade Gabriel Pomba da Silva, with co-operation between Spanish, Italian and Portuguese states, is a more than obvious recent example. Our minds cast back to the repression of Indymedia in Germany and Greece, as well as not so long ago the imprisonment of comrades involved in Culmine, ParoleArmata and Croce Nera Anarchica in Italy. Through time the anarchist movement internationally has had its modes of communicating to the people attacked with countless anarchist publications having their premises raided, comrades arrested and even publications being censored, even destroyed, such as in the not too distant past with Alfredo M. Bonnano’s ‘Armed Joy’ in Italy, even Conspiracy of Cells of Fire’s ‘The Sun Still Rises’ in Greece.
It is also no coincidence that this repressive attack occurs now after our recent publication of ‘325 #12 – Against the Fourth and Fifth Industrial Revolutions’. This publication that we feel hits to the core of what the states and capitalism are pushing forward, before and even more so now, under the cover of the Covid-19 pandemic, is a direct threat to their plans of subjugation, of robotosizing and automizing everything. Their attack has momentarily affected our distribution of the publication both online and physically, but it has inevitably failed. The technocrats that want to shape our world into one heaving technological militarized prison society are being exposed, not only by ourselves but by the already growing attacks internationally upon their infrastructure. This is what they fear, that this can grow and this is why they have come after us. From what we know, the police who are trying to hunt us down, they are relying upon tactics from their old repressive book of tricks, attempting to get others to snitch and shutting down counter-information. Ever since their ‘Operation Rhone’ aimed at attacking the anarchist circles in Bristol, they had only caught one person involved in an attack, but not anyone involved in the Informal Anarchist Federation or the other countless anarchist attacks. Clearly they have not repressed any fire of rebellion as the riot, attack on the police station and burning of cop cars last month shows.
It has been silent for too long on this island of conformity, while the world outside starts to burn again, those embers are still glowing and we feel their warmth. More than ever there is an absolute need for co-ordination internationally between comrades, to attack directly this stinking corpse that attempts to resurrect itself, to further imprison us. Counter-information is an integral part of this international co-ordination, to allow those who want to act for freedom in this world to see the signals of complicity in every language possible, to speak the one language of insurrection and anarchy. There must be a re-energization of the international counter-information network, to once again become a threat internationally, after the repressive reaction that seeks to isolate anarchists from each other, not just around the world but even locally. The 325 Collective continue to move upon this path we already tred, even now we continue with our publication projects including a new re-print of ‘325 #12’, a new expanded issue of ‘Dark Nights’ and further projects for the future internationally. They will not silence or stop us and we will have our revenge!
About the website, we do not know yet whether it will return, it is very clear to us that if it is resurrected as ‘325’ anywhere else online, that the authorities will immediately target it once again. This also means that we could put at risk any provider in the future, as well as put other counter-information and movement projects at risk of being shut down as happened with the recent repressive attack. Who knows where all this will take us? What we do know is that we are far from backing down, not one step back, in the face of the enemy. Maybe it might be best to revert to the traditional printed word, to see peoples faces, to speak words, to conspire. We will not say never to the site returning, neither to it re-manifesting itself as a new project, only time will tell.
For now, our absolute solidarity with the comrades of nostate.net & Act For Freedom Now! Along with all the other counter-info projects affected.
NOTHING IS OVER, THE STRUGGLE CONTINUES!
325 Collective
[English text published by actforfree.nostate.net].