Sempri ainnantis! Solidarietà con i recalcitranti! Sull’operazione Sibilla, dalla Sardegna
SEMPRI AINNANTIS! SOLIDARIETÀ CON I RECALCITRANTI!
«[…] L’utilizzo che sta venendo fatto dell’accusa di istigazione, sia essa impiegata “in purezza” o come “condimento” per altre accuse, è indicativa perché mira a spezzare il legame tra l’azione rivoluzionaria e la propaganda delle idee che essa suscita e sostiene, intendendo così spingerci ad un adeguamento al ribasso nelle nostre convinzioni, oltre che nelle modalità espressive […]» (da “Vetriolo”, n. 6).
Con queste poche righe vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza ai compagni anarchici arrestati e indagati per l’ennesima inchiesta partita dalla procura di Perugia che stavolta prende il nome di “Operazione Sibilla”. Leggi tutto “Sempri ainnantis! Solidarietà con i recalcitranti! Sull’operazione Sibilla, dalla Sardegna [it, es]”
La reazione in Italia
Operazione Sibilla: comunicato di solidarietà da Genova
PAROLE DI FUOCO: QUALCUNO CI ASCOLTA?
Una rabbia al vetriolo
Per Marilù – Scritto di Anna dal carcere di Roma Rebibbia
Chiacchiere e distintivo
NOTHING WILL BE THE SAME AS BEFORE, FOR YOU
NIENTE SARÀ PIÙ COME PRIMA, PER VOI
L’uomo della necessità
Questo è il secondo contributo che abbiamo scelto di pubblicare riguardo alla tematica del
In questo periodo di pagliacciate elettorali, a pochi giorni dal voto in Germania e da quelli in Italia, pubblichiamo un primo testo apparso sull’edizione speciale del giornale “
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Questo testo è un contributo per l’omonima discussione “Capitalismo ed elettrificazione”, che si terrà al Circolaccio Anarchico di Spoleto l’11 settembre all’interno dell’iniziativa “
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Sulla mobilitazione contro il lasciapassare. Primi appunti
Contro il settarismo. Per un’affinità basata sulla pratica. Parole dei compagni Mónica Caballero e Francisco Solar (Cile)
E allora le vaccinazioni?
Qui di seguito pubblichiamo la traduzione di un testo apparso nell’ultimo numero del giornale “Kanaille”. A questo link la versione online:
Il gabinetto nel ghetto
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Pubblichiamo un lungo articolo di analisi sull’epidemia di Covid-19 comparso nel sito internet
Burn Baby Burn!
Annunciazione, annunciazione. L’oscena commedia della politica italiana giunge al suo prevedibile esito: governo affidato a Mario Draghi, i liberisti tornano in sella, l’Unione Europea manda il suo Viceré a prendersi cura, rianimare o eventualmente seppellire la Provincia malata.
Risposta ad un articolo pubblicato nel numero 1 della rivista “Caligine”
Sulla situazione repressiva in Trentino
Alla Corte di Assise di Appello di Torino
La salute, signorsì!
State of resuscitation
«Per ogni sgombero, un milione di danni»
Kopf und Herz hoch!
Intervento all’iniziativa “Non bastano le sbarre per rinchiudere l’anarchia”, in solidarietà con gli anarchici imprigionati e imputati nel processo Scripta Manent
Nota di AMW: Questa intervista con dei partecipanti all’occupazione Terra Incognita ci arriva per corrispondenza. Lo squat è stato
La lotta è una traiettoria che funziona con o senza la speranza della vittoria. La lotta riguarda il mantenimento di una posizione, la difesa di una convinzione e il rifiuto di perdere l’integrità. La lotta è un’impresa rischiosa; emotivamente, psicologicamente e in molti casi fisicamente.
La dichiarazione che segue è stata fatta dal compagno anarchico Alfredo Cospito durante l’udienza del 9 settembre 2020 nel processo d’appello di
Michele Fabiani,
Questo testo è indirizzato alle persone che sostengono e/o praticano l’attacco.
Questa poesia, dell’anarchico Domenico Salemme, è stata appositamente composta e letta nella piazza di Grisolia durante la prima giornata di “Terra d’amore e libertà. Due giorni di editoria anarchica in Calabria”, in ricordo del compagno Franco Di Gioia.
“Non furono gli oratori a conquistarmi all’anarchismo, ma la vita stessa” — Pavel Golman
Iniziata con blocchi stradali e barricate, danneggiamenti e sabotaggi, la lotta contro Tap – quella pratica, quella per opporsi per davvero, partita il 20 marzo 2017 – arriva alla sua conclusione con una “preghiera per la Madre Terra“. Dalla fisicità dei corpi di individui che si opponevano al transito dei camion, si è arrivati all’incorporeità fantasmatica della religione, della spiritualità e della metafisica. Dalle possibilità offerte dai pensieri e dalle braccia di persone coscienti, si è arrivati ad affidarsi all’inconsistenza ectoplasmatica dei fantasmi e del sovrannaturale.
«Parlami di fuoco e fiamme, ho solo una richiesta, tu parlami di fuoco e fiamme e non di fare festa».
Vetriolo, giornale anarchico, n° 4 / mars 2020
Il giorno 2 maggio il capo della polizia Franco Gabrielli ha dichiarato: «Attenzione, con la fase due dell’emergenza coronavirus ripartirà anche la criminalità», che, tradotto, voleva significare «ma perché non prolunghiamo per un altro periodo questa quarantena e poi facciamo in modo che lo stato d’eccezione diventi la normalità…?».
L’ultima volta che ho visto Franco Di Gioia era a gennaio. La Calabria era accarezzata dalla neve e su Grisolia spirava un vento gelido. La casa di Franco, priva di termosifoni, era riscaldata solo dal camino. Il vento però ributtava dentro i fumi e la situazione in cui ci trovavamo era al limite dell’intossicazione. Dovevamo aprire regolarmente la porta, per ossigenarci, assediati dal freddo pungente e dal fumo, su due fronti. Mentre cercavamo di revisionare definitivamente il libro che abbiamo pubblicato con le Edizioni Monte Bove, io pellegrinavo tra fuori e dentro, cercando di alternare il sollievo per gli occhi e i polmoni a quello per il corpo. Franco invece era impassibile, davanti al camino, dava il suo contributo all’incendio accendendosi l’ennesima sigaretta. Questa è l’ultima immagine che ho di Franco, un diavolo di anarchico in una casa proletaria in un paese del meridione. Gennaio 2020.